Till Lindemann dei Rammstein sarebbe stato arrestato in Russia a causa delle norme anti assembramento attualmente in vigore nel paese.
Guai per Till Lindemann: il cantante dei Rammstein è stato arrestato! O almeno così sembra. La notizia è stata riferita dal sito Summa Inferno. Secondo quanto trapela, l’artista tedesco sarebbe stato arrestato in Russia e successivamente interrogato nella sua stanza d’albergo. A far scattare l’intervento della polizia locale sarebbe stata la violazione del divieto di grandi raduni imposto dalle norme attualmente vigenti in Russia.
Rammstein: Till Lindemann è stato arrestato
Il cantautore, che avrebbe dovuto esibirsi al Maclarin for Homeland, a Tver, circa 180 chilometri a nord di Mosca, sarebbe stato fermato in quanto il concerto avrebbe violato il divieto imposto dall’attuale governo russo per quanto riguarda i raduni su larga scala. Sul web gli organizzatori dell’evento hanno però sottolineato che il concerto avrebbe rispettato le normative, che prevedono in Russia un pubblico di massimo 500 partecipanti negli spettacoli all’aperto.
La reazione dei Rammstein
Secondo fonti locali, anche l’agente di Lindemann sarebbe stato fermato dalla polizia. Per lui l’accusa è di aver mentito sulle motivazioni delal sua permanenza in Russia, essendo entrato solo con un visto turistico. Al momento non sono arrivate comunque dichiarazioni ufficiali né da parte dello staff di Till né da parte del resto della band.
L’incidente arriva tra l’altro a pochi giorni da un altro problema avuto da Lindemann in Russia. Solo poche settimane fa il cantautore tedesco era stato accusato dall’Ermitage di San Pietroburgo di aver venduto senza alcuna autorizzazione degli NFT con foto e video girati all’interno dell’ente museale. Un fatto che ovviamente costituisce reato. La questione è stata per il momento però messa da parte, e non conosciamo gli eventuali sviluppi delle ultime ore. Di seguito l’ultimo post pubblicato da Lindemann: